11.2.06

Short track: il futuro azzurro si chiama Arianna Fontana

Quando cominceranno le Olimpiadi di Torino non avrà ancora compiuto sedici anni eppure è una delle atlete azzurre in assoluto più attese e promettenti. Stiamo parlando della valtellinese Arianna Fontana, considerata dagli addetti ai lavori una grande promessa dello short track italiano. Le premesse ci sono tutte, poiché la piccola Arianna, nata a Sondrio il 14 aprile 1990, ha già ottenuto interessanti risultati nella stagione in corso. Infatti sul ghiaccio di Bormio, nella terza prova di Coppa del Mondo, ha suscitato grande entusiasmo presso il numeroso pubblico presente sugli spalti. Nei 500m ha dimostrato grinta ed agonismo da vendere al cospetto di “mostri sacri” che vantano ben altra esperienza. Per nulla impaurita, ha vinto elegantemente le sue batterie - eliminatorie e preliminari – fermandosi con onore ai quarti di finale dopo aver combattuto bene con la canadese Kalyna Roberge. Stesso discorso nei 1000m, dove è giunta 14°, non potendo fare di più dinnanzi ad avversarie oggettivamente più esperte. Con la staffetta sui 3000m, insieme alle sue valide compagne Marta Capurso, Katia Zini, Mara Zini, ha ottenuto un bel bronzo. Anche in proiezione Torino 2006 sono proprio queste le distanze in cui Arianna tenterà il colpaccio. Nella quarta tappa della Coppa del Mondo tenutasi in Olanda a The Hague fra il 20 e il 22 novembre, la valtellinese ha ottenuto risultati analoghi rispetto a Bormio, aggiungendo anche un discreto piazzamento nei 1500m, distanza a lei non particolarmente congeniale. Ora l’atleta, che gareggia per l’Associazione “Pattinaggio di Velocità Bormio Ghiaccio”, è già proiettata con il pensiero alle Olimpiadi. “Tutto il mondo mi guarderà - sottolinea emozionata - e poi sarà il mio primo appuntamento a cinque cerchi, per di più di fronte al pubblico di casa. Un oro sarebbe un sogno, ma più realisticamente sono conscia del fatto che nelle gare individuali ho poche possibilità di salire sul podio. Invece io e le mie amiche della staffetta abbiamo già dimostrato più volte di essere molto competitive e quindi una medaglia potrebbe anche arrivare”. Il futuro dello short track femminile è senza dubbio roseo e Arianna, così valida tecnicamente e ben determinata a raggiungere obiettivi importanti, non può che alimentare un concreto ottimismo.

1 commento:

Giuliano ha detto...

Anch'io sono d'accordo con te sul fatto del potenziale di Arianna; la giovane promessa della Valtellina. Farò il tifo per lei sperando anche che vinca una medeglia anche se non quella d'oro.